PRINCIPALI OBIETTIVI DELLA MEDIAZIONE

 

Tanti genitori che si separano presentano elevati livelli di conflittualità, fanno fatica ad ascoltarsi, si interrompono continuamente e riescono a focalizzarsi solo sulle proprie posizioni, anziché sui reali bisogni di tutti i membri della famiglia.

La mediazione favorisce la comunicazione, la presa di accordi e la riorganizzazione familiare in vista, o in seguito ad una separazione: mette costantemente in luce le risorse di mamma e papà, aiutandoli a scindere il rapporto sentimentale, ormai terminato, dal rapporto che dovrà invece sempre essere mantenuto per crescere al meglio i propri figli.

Aiuta a capire come comunicare la decisione presa e favorisce il recupero della collaborazione e alleanza genitoriale, aspetti fondamentali per il futuro benessere dei figli.

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LA  PRESA  DEGLI  ACCORDI  IN  MEDIAZIONE

  • Durante la mediazione la coppia ha la possibilità di confrontarsi, fare ipotesi sul proprio futuro e raggiungere gli accordi su tutti gli aspetti della separazione (quando i figli staranno con l'uno e quando con l'altro genitore, come ci si organizzerà per le vacanze, dove i bambini manterranno la residenza, come verranno divise le spese che li riguardano, come si prenderanno le scelte educative, ecc.).
  • Ogni mediazione si conclude con un accordo che regolerà la vita futura della famiglia: il programma di separazione, strutturato in ogni sua parte dai genitori grazie all'aiuto del mediatore; l'esperienza mostra però, come una grande difficoltà, oltre a quella di far arrivare la coppia a decisioni comuni nell'interesse di tutti, sia quella di far sì che le scelte fatte e le decisioni prese vengano rispettate e mantenute nel tempo.
  • Negli anni si è potuto verificare come i genitori che hanno scelto di portare avanti la mediazione siano più in grado di tenere fede agli impegni presi, avendo lavorato essi stessi ad ogni decisione, rispetto a quelli che avevano delegato la presa dei propri accordi a Giudici o Avvocati; questo maggior successo delle coppie che hanno fatto MF, è anche dovuto al fatto che da metà percorso in poi la tenuta degli accordi viene costantemente verificata aiutando costantemente i genitori a focalizzarsi anche sui bisogni dei figli;
  • Il mediatore stimola cioè, durante il percorso, i genitori ad "allenarsi" ad apportare le prime eventuali modifiche alle proprie decisioni nell'interesse di tutti, dato che la famiglia sta ormai cominciando a sperimentare i primi accordi, e proprio questo esercizio che la coppia inizia a compiere già in mediazione, quando poi in futuro ci sarà necessariamente bisogno di apportare ulteriori cambiamenti, la renderà in grado di valutare e mettere in atto autonomamente le modifiche migliori tenendo conto dell'interesse di tutta la famiglia.

      IN  7  PUNTI  LA  MEDIAZIONE  E'

  1. Una tecnica di gestione dei conflitti basata su precise abilità e competenze che il mediatore mette in campoaffinché la coppia riesca a passare dall'antagonismo alla collaborazione, soprattutto nella gestione dei propri figli.

  2. Un intervento che permette ai genitori di trovare insieme accordi duraturi, personalizzati e costruttivi, rendendoli in grado di tener sempre conto sia dei propri bisogni che di quelli dei propri figli.

  3. Un aiuto per concordare come dire ai propri figli la decisione presa di separarsi, prestando particolare attenzione al bisogno di bambini e ragazzi di conservare un continuativo e solido rapporto con entrambi i genitori

  4. una tecnica in grado di aiutare la coppia a recuperare la comunicazione e alleanza genitoriali necessarie per far crescere al meglio i propri figli, al di là della decisione presa di separarsi.

  5. Uno strumento che rende molto probabile che anche in futuro gli accordi verranno rispettati, in quanto ci hanno lavorato in toto i genitori, invece di delegare a giudici ed avvocati le proprie scelte e decisioni.

  6. Uno spazio di incontro neutrale, in quanto il mediatore non prende le parti di nessunoè imparziale, non prende decisioni e non chiede ai genitori di accettare compromessi che non li convincono.
  7. Un percorso ben definito e limitato nel tempo: 6/10 incontri sono solitamente sufficienti per arrivare ad una MF conclusa positivamente, in cui i genitori hanno lavorato rispetto alla presa degli accordi ed a come parlare ai figli, ma anche rispetto al recupero della comunicazione ed alleanza genitoriali, aspetti fondamentali se si vuole garantire la crescita positiva dei figli.

CARATTERISTICHE  PECULIARI

 

ASSOLUTA VOLONTARIETA' . In nessun caso la MF può essere imposta da qualcuno, nemmeno da giudici, avvocati, operatori e i genitori mantengono sempre la più completa responsabilità relativamente ad ogni scelta, sia rispetto alla propria separazione che ai propri figli.


COMPLETA AUTONOMIA DALL'AMBITO GIUDIZIARIOGarantisce la più assoluta riservatezza: in nessun caso giudici, operatori o avvocati potranno venire a conoscenza del contenuto degli incontri senza il consenso dei genitori e quindi, anche in caso la MF dovesse fallire, mai il tentativo fatto potrà ritorcersi contro uno dei due in sede giudiziale. 


PARTECIPAZIONE AGLI INCONTRI SOLO DA PARTE DEI GENITORI. I figli non accedono mai alla mediazione, ma nemmeno i nonni, i nuovi partner, o qualsiasi altra figura, in quanto spetta solo alla coppia, con l’aiuto del mediatore, riorganizzare la vita della famiglia.



Dott.ssa  CRISTINA MARINI

Mediatrice Familiare - Psicologa esperta nelle separazioni e nella genitorialità

 

Via Guido Reni - 35134 - Padova

Corso del Popolo - 35131- Padova

 

338-8191479 

cristinamarini.med@gmail.com 

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La Mediazione Familiare: un aiuto per le coppie nella separazione e nel divorzio.